La stanza rossa e La stanza degli sguardi
Nella stanza rossa gli occhi parlano, ci raccontano di un vissuto…lo sguardo ci attraversa per incontrare il nostro io, la luce ci attraversa mostrandoci la profondità della nostra anima.
“…Nella storia dell’arte, è noto a tutti, esistono da sempre casi per niente straordinari di pittori che hanno scelto di lavorare intorno al tema della visione ideale, coltivando comunque, sia chiaro, una propria idea di perfezione, fino a scendere, come sirene o semplici sonde magnetiche, nelle profondità delle cose.
Nulla, insomma, a che vedere con i canoni, con le leggi scritte, con gli obblighi prescritti da chissà quale potere senza insegne.
E’ proprio a questo genere d’artista che va assimilato il lavoro di Lucia.
In proposito, mi torna in mente adesso un racconto sorprendente di Henry James.
E’ la storia di una persona che sceglie di trasformare una stanza della propria casa in una sorta di mausoleo, o forse, meglio ancora, si tratta di un osservatorio interiore, un paradiso e un mare privati, dove far navigare i propri ricordi migliori, le cose perdute, un luogo dove non c’è ragione di rendere conto dei sogni, di tutti i sogni, a nient’altro che al proprio sentire…”
Tratto dal testo di Fulvio Abbate per la mostra “ La stanza degli sguardi “
Note Tecniche
Stanza n. 5, Tecnica mista su cartoncino, cm. 35×26
Stanza n.1, Tecnica mista su cartoncino, cm. 26×35
Otello- Sguardo n.4, Olio su cartone, cm.70×50
Bianca- Sguardo n.1, Acrilico su cartone, cm. 60×35
Caterina- Sguardo n.8, Acrilico su cartone, cm.60×35
Myriam- Sguardo n.3, Acrilico su tela, cm.60×40